Il nome Harvey Guzzini vi dice qualcosa? Potreste pensare, a torto, a un designer anglosassone che sfrutta un cognome italiano per ...
Harvey Guzzini è un nome sinonimo di innovazione giocosa e design eccezionale nel mondo dell'illuminazione italiana di metà secolo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si tratta del lavoro di un designer anglosassone con uno pseudonimo italiano. È invece il prodotto di un'impresa tutta italiana, fondata dai sei fratelli Guzzini: Raimondo, Giovanni, Virgilio, Giuseppe, Adolfo e Giannunzio.
Il nome del marchio si ispira al film del 1950 Harvey, interpretato da James Stewart, e inizia il suo percorso come Harvey Creazioni nel 1959. Inizialmente l'azienda produceva oggetti decorativi in rame smaltato, ma è passata rapidamente all'illuminazione quando i fratelli hanno lanciato ufficialmente Harvey Creazioni di Guzzini nel 1963. Questo segnò l'inizio di un'illustre eredità di progetti di illuminazione.
Una svolta significativa si ebbe con la collaborazione di Luigi Massoni, figura di spicco del design italiano. Massoni, già noto per il suo lavoro con Alessi e Boffi, portò la sua visione avanguardistica in Harvey Guzzini, portando alla creazione di progetti iconici come la lampada Fungo (1965).
Lampada da tavolo Mushroom, disegnata da Luigi Massoni e Luciano Buttura per Harvey Guzzini (1965).
Harvey Guzzini collaborò anche con alcuni dei più celebri designer dell'epoca:
Queste collaborazioni hanno dato vita a una serie di progetti giocosi, funzionali e di grande impatto estetico, spesso realizzati in cromo, plastica stampata e acrilico.
Una straordinaria creazione in plexiglas con braccio cromato che simboleggiava la modernità dell'estetica Guzzini.
Disegnata da Gae Aulenti, questa elegante lampada da tavolo con base in acciaio e diffusore in metacrilato divenne un simbolo del design italiano.
Lampada da tavolo Quadrifoglio di Gae Aulenti (1968).
Un design interno caratterizzato da un'estetica elegante e minimalista che si integra perfettamente in qualsiasi spazio.
Capolavoro di Luigi Massoni, questa lampada offre diverse intensità di luce e una varietà di colori, unendo funzionalità e bellezza.
Lampada da tavolo Brumbery di Luigi Massoni (1972).
Il segno distintivo di Harvey Guzzini era la sperimentazione ludica. Il marchio eccelleva nella creazione di soluzioni di illuminazione compatte ma d'impatto, enfatizzando le forme organiche e le forme ispirate ai funghi.
Questa creatività si è estesa alle collaborazioni con designer come Ermanno Lampa e Sergio Brazzoli, che hanno realizzato modelli iconici come la lampada a sospensione Orione (1970) e la lampada da terra Alba (1973).
Nel 1974, Harvey Guzzini ha cambiato nome in iGuzzini, segnando il passaggio da un design giocoso a soluzioni di illuminazione architettonica tecnologicamente più avanzate. Oggi iGuzzini è un leader mondiale nel settore dell'illuminazione, che illumina spazi che vanno dai monumenti culturali alle infrastrutture urbane.
Nonostante il cambiamento, iGuzzini rimane profondamente impegnata a onorare il proprio patrimonio. I suoi progetti illuminano luoghi iconici, come il Museo del Design Italiano al Palazzo dell'Arte di Milano.
I progetti di illuminazione giocosi e all'avanguardia di Harvey Guzzini degli anni '60 e '70 rimangono senza tempo, celebrati dai collezionisti e dagli appassionati di design di tutto il mondo. Che si tratti della Lampada a fungo, del Quadrifoglio o della Lampada da terra ad arco, ogni pezzo cattura lo spirito audace del design italiano di metà secolo.
François Boutard
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